House of Lords Act 1999

L'House of Lords Act 1999 (c. 34) fu un atto del Parlamento del Regno Unito che ottenne l'assenso reale l'11 novembre 1999. L'atto riformò la Camera dei lord, una delle due camere che compongono il parlamento. Per secoli, la Camera dei lord aveva incluso diverse centinaia di membri che ereditavano e trasmettevano automaticamente il loro seggio; l'atto rimosse tale diritto. Ad ogni modo, come parte del compromesso, l'atto permise a 92 pari ereditari di rimanere nella Camera ad interim. Altri 10 vennero creati pari a vita ottenendo così il permesso di sedere nella Camera.

L'atto fece scendere i membri della Camera dai 1330 dell'ottobre del 1999 a 699 nel marzo del 2000.[1] Un altro risultato dell'atto fu che la maggioranza dei lord sono oggi pari a vita, il cui numero è andato gradualmente crescendo dal Life Peerages Act 1958.[2] All'agosto del 2012, i pari ammessi alla Camera dei Lord erano 825, di cui 26 erano vescovi della Chiesa d'Inghilterra, ammessi sulla base del Bishopric of Manchester Act 1847.[3]

  1. ^ House of Lords - Annual Report and Accounts 1999-2000, su publications.parliament.uk. URL consultato il 19 maggio 2008.
    «This major change had the effect of reducing the total membership of the House from 1,330 in October 1999 - the highest figure ever recorded - to 669 in March 2000»
  2. ^ Richard Cracknell, Lords Reform: The interim House – background statistics; Research Paper 00/61 (PDF), House of Commons Library, 15 giugno 2000. URL consultato il 23 maggio 2008 (archiviato dall'url originale il 24 agosto 2000).
  3. ^ bbc.com: "What is the role of bishops in UK politics?", 25 Jan 2012

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